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EPO e emotrasfusione





Il metodo cosiddetto dell�emotrasfusione e l�ormone eritropoietina rappresentano due fondamentali mezzi di doping ematico nella pratica dello sport, soprattutto nelle specialit� di resistenza, laddove � cio� � � di fondamentale importanza il possesso di efficienti meccanismi di trasporto dell�ossigeno ai diversi distretti organismici e di cessione dello stesso ai tessuti impegnati nel lavoro. L�Eritropoietina (Epo) � un ormone prodotto in un soggetto adulto per il 90% dal rene e solo in piccoli quantitativi anche dal fegato che, invece, rappresenta la fonte principale durante la vita fetale. Svolge il fondamentale compito di stimolare la produzione e la crescita dei globuli tossi (o eritrociti o emazie). Questa funzione di stimolazione dell�eritropoiesi viene esercitata dall�eritropoietina nel midollo osseo, sul gruppo cellulare cosiddetto dell�eritrone.

effetti collaterali

L�eritropoietina ricombinante umana (rHuEPO) non � in grado di selezionare, all�interno dell�eritrone, le cellule pi� adatte per diventare eritrociti: tale incapacit� di discernimento (risultante edell�apoptosi) comporta che tutte le cellule dell�eritrone, anche quelle imperfette, passino attraverso i previsti livelli di maturazione e diventino eritrociti. Secondo le segnalazioni provenienti dalla letteratura scientifica, ci� comporterebbe il rischio di sviluppare nel tempo addirittura malattie tumorali oltre che altre gravi patologie (eritroleucemia, policitemia vera, aplasia della serie rossa da formazione di anticorpi anti-EPO, leucemia mieloide acuta da aumentata concentrazione di EPO nel sangue, ecc).

tendenza alla trombofilia, indipendente dal valore di ematocrito: infatti, l�EPO ha la capacit� di inibire fattori della coagulazione del sangue, come la proteina "S", motivo per il quale � anche con valori di ematocrito assai bassi � pu� verificarsi la formazione di trombi intravascolari, nei diversi distretti ed organi corporei (fegato, reni, polmoni, ecc.);

tendenza alla trombofilia, dipendente dal valore dell�ematocrito: infatti, l�emoconcentrazione, dovuta all�incremento della massa dei globuli rossi circolanti, pu� comportare la formazione di grumi e di coaguli sanguigni, all�interno sia delle cavit� cardiache atriali e ventricolari sia dei vasi sanguigni, venosi ed arteriosi, dei diversi distretti ed organi corporei (fegato, reni, polmoni, ecc.);

emoconcentrazione, ovvero neutralizzazione del fenomeno della emodiluizione (cosiddetta pseudo-anemia dell�atleta di resistenza), che � fenomeno decisamente positivo, soprattutto perch� responsabile sia di un miglior rendimento meccanico del cuore, sia della costituzione di una elevata riserva di liquidi da impiegare per la sudorazione;

potenziale incremento delle resistenze vascolari nelle zone profonde del cervello, con possibile instaurarazione di un invecchiamento precoce delle strutture, di anticipazione delle modificazioni degenerative et�-dipendenti, di alterazione del ruolo fisiologico delle sostanze deputate alla trasmissione degli impulsi nervosi, di aumento delle azioni negative esercitate dai radicali liberi, ecc.);

ipertensione, conseguente sclerosi vascolare (nei diversi distretti ed organi corporei, come fegato, reni e polmoni) ed accresciuto rischio di infarto;

convulsioni;

encefalopatia ipertensiva;

leucoencefalopatia (con modificazioni della sostanza bianca cerebrale.

produzione di anticorpi anti-epo (anche quella umana) con conseguente necessit� di trasfusioni di sangue a vita

Alcuni dei danni connessi all�utilizzazione dell�EPO ricombinante umana, a scopo di doping, sono tipici anche della pratica dell�emotrasfusione. L�emotrasfusione comporta, da parte sua, altri rischi assai gravi:

emolisi, con massiccia distruzione di globuli rossi, dovuta soprattutto a sangue non compatibile e manifestantesi con la comparsa nel plasma e nelle urine di emoglobina, arrossamento del volto, dolori addominali, ecc.;

emosiderosi, ovvero aumento dei depositi di ferro nel fegato, nel pancreas, nel cuore e nelle ghiandole, con rischio di sviluppare una emocromatosi;

ipertermia, ovvero pericoloso incremento della temperatura corporea, in seguito a stimolazione del centro termoregolatore da parte di sostanze pirogene (prodotte da inquinanti batterici del sangue conservato), con conseguente inefficace processo di smaltimento del calore corporeo;

ittero emolitico, per passaggio dei pigmenti biliari, dal circolo sanguigno ai tessuti;

nefrite, ovvero insieme di lesioni reattive sia dei glomeruli renali sia delle microscopiche anse capillari che ne fanno parte, ipertensione arteriosa, alterazioni dell�urina (nel ritmo, nella quantit�, nelle modalit� di escrezione, nelle stesse caratteristiche chimico-fisiche);

reazioni allergiche a conservanti, a farmaci e ad altri additivi del sangue, con possibilit� di reazioni umorali (febbre, orticaria, dolori agli arti, ingrossamento delle ghiandole linfatiche), alterazioni anche gravi di cute e mucose (eruzioni, fotodermatosi, edema dei tessuti, congiuntiviti, riniti, nefriti), depressione della funzionalit� del midollo osseo (con comparsa di anemia, trombocitopenia, agranulocitosi, ecc.), epatite allergica;

shock emolitico, con cefalea, artralgie, lombalgia, vertigine, sudorazione, brividi, febbre, collasso cardiocircolatorio, ipotensione, perdita della coscienza, ecc.).